CORTOMETRAGGI FUORI CONCORSO

Durata: 78 min

Lingua: v.o.sott.it.
Regia: Aa Vv
"Niente di grave": Sonia Bouslama, Italy, 2024, 20’. Una donna eritrea che lavora a Palermo come mediatrice culturale porta la sua idea di autodeterminazione anche nel rapporto con il figlio affidatario, che si rivela particolarmente difficile. La risoluzione di questo conflitto sta nella tenerezza e nell’amore materno.
"Las memorias perdidas de los árboles":
Antonio La Camera, Italy / Spain, 2023, 20’. Nel cuore della foresta amazzonica peruviana, due alberi si risvegliano nella notte e intraprendono un viaggio spirituale alla scoperta di un passato in cui erano due bambini fratelli.
"Faghan – Figlie dell’Afghanistan":
Emanuela Zuccalà, Italy, 2024, 23’. Nel 2021 i talebani riconquistano l’Afghanistan e segregano le donne tra le mura domestiche. Fatima, Madina, Mahdia, Krishma e Sonia vivono oggi in Italia da rifugiate. Nel film raccontano le loro vite di donne attive e ripercorrono la fuga disperata. Con immagini esclusive della presa di Kabul e di scuole femminili clandestine, le loro testimonianze desiderano parlare a nome di tutte le donne afghane.

78 min
Lingua: v.o.sott.it.
Regia: Aa Vv
"Niente di grave": Sonia Bouslama, Italy, 2024, 20’. Una donna eritrea che lavora a Palermo come mediatrice culturale porta la sua idea di autodeterminazione anche nel rapporto con il figlio affidatario, che si rivela particolarmente difficile. La risoluzione di questo conflitto sta nella tenerezza e nell’amore materno.
"Las memorias perdidas de los árboles":
Antonio La Camera, Italy / Spain, 2023, 20’. Nel cuore della foresta amazzonica peruviana, due alberi si risvegliano nella notte e intraprendono un viaggio spirituale alla scoperta di un passato in cui erano due bambini fratelli.
"Faghan – Figlie dell’Afghanistan":
Emanuela Zuccalà, Italy, 2024, 23’. Nel 2021 i talebani riconquistano l’Afghanistan e segregano le donne tra le mura domestiche. Fatima, Madina, Mahdia, Krishma e Sonia vivono oggi in Italia da rifugiate. Nel film raccontano le loro vite di donne attive e ripercorrono la fuga disperata. Con immagini esclusive della presa di Kabul e di scuole femminili clandestine, le loro testimonianze desiderano parlare a nome di tutte le donne afghane.