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AUSMERZEN
AUSMERZEN
Teatro

Durata: 90 min

Lingua: Italiano

Regia: Marco Paolini, Mario Paolini, Michela Signori Giovanni De Martis

Con: Barbara Apuzzo, Renato Sarti

Ausmerzen. Viene da “aus merz”, da marzo.
È una parola di pastori, indica qualcosa
che va fatto in quel tempo. A marzo le
pecore e gli agnelli che nella transumanza
rallentano la marcia vanno soppressi. I dottori
dell’eugenetica alla fine della Belle Époque
prendono due strade per migliorare il mondo:
per gli inglesi si trattava di “to eradicate
illness”, sradicare la malattia. Per i tedeschi si
trattava di “ausmerzen”: sopprimere i deboli.
Sapete come è finita, no? Quando ho chiesto
a Marco Paolini di portare Ausmerzen al
Teatro della Cooperativa per ricordare Franco
Basaglia nel centenario della sua nascita, lui mi
ha risposto: «perché non te lo fa ti? Me fido».
Una proposta che ho subito accettato perché
mi è sembrata davvero un’ottima occasione
per cimentarmi con uno dei suoi lavori più
interessanti e profondi e per aggiungere un
ulteriore tassello al mio percorso teatrale di
ricerca, di studio e di approfondimento sui temi
legati alla grande Storia del secolo passato. Al
mio fianco sul palco ci sarà Barbara Apuzzo,
attrice affetta da artrogriposi, un’amica che ha
frequentato il nostro teatro fin dagli inizi e che
con la sua voce, il suo corpo e la sua presenza
fisica renderà ancor più chiaro il messaggio di
Ausmerzen. (Renato Sarti)

90 min

Lingua: Italiano

Regia: Marco Paolini, Mario Paolini, Michela Signori Giovanni De Martis

Con: Barbara Apuzzo, Renato Sarti

Ausmerzen. Viene da “aus merz”, da marzo.
È una parola di pastori, indica qualcosa
che va fatto in quel tempo. A marzo le
pecore e gli agnelli che nella transumanza
rallentano la marcia vanno soppressi. I dottori
dell’eugenetica alla fine della Belle Époque
prendono due strade per migliorare il mondo:
per gli inglesi si trattava di “to eradicate
illness”, sradicare la malattia. Per i tedeschi si
trattava di “ausmerzen”: sopprimere i deboli.
Sapete come è finita, no? Quando ho chiesto
a Marco Paolini di portare Ausmerzen al
Teatro della Cooperativa per ricordare Franco
Basaglia nel centenario della sua nascita, lui mi
ha risposto: «perché non te lo fa ti? Me fido».
Una proposta che ho subito accettato perché
mi è sembrata davvero un’ottima occasione
per cimentarmi con uno dei suoi lavori più
interessanti e profondi e per aggiungere un
ulteriore tassello al mio percorso teatrale di
ricerca, di studio e di approfondimento sui temi
legati alla grande Storia del secolo passato. Al
mio fianco sul palco ci sarà Barbara Apuzzo,
attrice affetta da artrogriposi, un’amica che ha
frequentato il nostro teatro fin dagli inizi e che
con la sua voce, il suo corpo e la sua presenza
fisica renderà ancor più chiaro il messaggio di
Ausmerzen. (Renato Sarti)
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